Un giorno da ricordare per la nostra Cooperativa…una di quelle date che segni sul calendario e che festeggi nel futuro, come un compleanno.
Dopo mesi di preparazione (o meglio, di “cottura a fuoco lento”) inauguriamo FRICCHIÒ, evoluzione della Ristorazione Solidale.
Come molti già sapranno, uno dei progetti cardine del Centro è la Ristorazione, che consente ad un gruppo di persone con disabilità di fare un’esperienza appagante e costruttiva e, allo stesso tempo, permette di sostenere le attività volte alla dignità, autonomia e inclusione dei nostri ospiti.
Da pochi mesi siamo diventati Cooperativa Sociale di tipo B e abbiamo deciso che era il momento giusto affinché la Ristorazione divenisse a tutti gli effetti…un’attività strutturata.
Perché Cooperativa Sociale di tipo B?
“La Cooperativa Sociale di tipo B svolge attività produttive finalizzate all’inserimento nel mondo del lavoro delle persone con svantaggi fisici o psichici, possono svolgere qualsiasi attività di impresa (agricola, industriale, artigianale, commerciale e di servizi) con l’obiettivo di destinare almeno il 30% dei posti di lavoro così creati a persone svantaggiate, altrimenti escluse dal mercato del lavoro”.
Perché questo nome?
Il “Fricchiò all’Anconetana” è una ricetta contadina che si trasforma magicamente in un gustoso piatto tipico della cucina marchigiana. In realtà si trova anche in altre zone d’Italia (o d’Europa), assumendo di volta in volta nomi diversi: Fricantò nell’Ascolano, Ciabotto nell’Abruzzo, Ciambotta a Napoli, Caponata in Sicilia e ovviamente la famosa Ratatouille in Francia. Fatto con un insieme originale di ingredienti semplicissimi, il Fricchiò è l’esempio che il tutto è sempre migliore della somma delle singole parti. Che la diversità è varietà e ricchezza, è colore, è sapore e piacere.
Con questo gusto genuino in mente, con la voglia di sentirci sempre forti e uniti nelle nostre diversità, che arricchiscono la nostra Cooperativa Sociale, abbiamo deciso che Fricchiò è l’espressione perfetta di ciò che siamo e facciamo qui al Centro Papa Giovanni XXIII.
Ma non basta, perché Fricchiò moltiplica (anzi, “lievita”) alcune qualità che caratterizzavano già la Ristorazione Solidale, perché è buono 3 volte:
1. Offre opportunità di lavoro a persone con disabilità
Nel progetto lavorano persone con disabilità, coadiuvate da un cuoco professionista. Sono assunte come camerieri e impiegato nel servizio di sala. Ciò consente loro di autorealizzarsi, rendersi autonomi…e felici!
2. È delizioso
È una cucina di qualità, abbondante, tradizionale, casalinga, accogliente, ricca di sapore, fatta da uno chef professionista…ma con sfumature moderne e creative
3. Sostiene le attività del Centro Papa Giovanni XXIII
I ricavi sono utilizzati per finanziare le attività e i progetti del Centro destinati alle persone con disabilità (almeno il 30% dell’importo per ogni pietanza)
Insomma…asporto…catering o buffet…eventi aziendali…pranzi o cene al Centro…non vediamo l’ora di deliziare i vostri palati e scaldarvi il cuore con i piatti di Fricchiò!
CLICCATE QUI E SCOPRITE IL NUOVO SITO!